IL topic della religione.

Questo è il topic adatto per parlare della vostra religione, cristianesimo, buddismo, islamismo.
Delle vostre credenze opinioni su Gesù e Dio, sul papa e sul sistema eclesiastico, le moschee.
Insomma, sbizzaritevi.
Amen

sn cristiano e ne vado fiero!

Sono buddista!
Il Buddhismo (sanscrito buddha-śāsana), scritto anche Buddismo[1], è una delle religioni più diffuse e tra le più antiche al mondo. Originato dagli insegnamenti di Siddhārtha Gautama, si compendia nelle dottrine fondate sulle Quattro nobili verità (sanscrito Catvāri-ārya-satyāni). Con il termine Buddhismo si indica più in generale l'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazion
di queste dottrine, che si sono evolute in modo anche molto
eterogeneo e diversificato^[2][3]. Sorto nel VI secolo a.C., a partire
dall'India il Buddhismo si diffuse nei secoli successivi soprattutto nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente.
All'origine ed a fondamento del Buddhismo troviamo le Quattro nobili verità. Si narra che il Buddha, meditando sotto l'albero della bodhi, le comprese nel momento del proprio risveglio spirituale [6].
Esse sono riportate nel Dhammacakkappavattana Sutta del Saṃyutta Nikāya del Canone pāli^[7] e nel Canone cinese nello Záhánjīng (雜含經, giapp. Zōgon agonkyō, collocato nello Āhánbù, T.D. 99.2.1a-373b) che poi è la traduzione in cinese del testo sanscrito Saṃyuktāgama al cui interno è collocato il Dharmaçakrapravartana Sūtra.^[8]
Questo è, sempre secondo la tradizione, il primo discorso del Buddha, tenuto nel parco delle gazzelle nei pressi di Sarnath vicino Varanasi (detta anche Benares) nel 528 a.C. ai suoi primi cinque discepoli, all'età di 35 anni, dopo che nei pressi del villaggio di Bodhgaya, nell'odierno stato del Bihar, aveva raggiunto il risveglio spirituale.
Questo discorso è quindi anche detto il "Discorso di Benares", fondamentale per il Buddhismo, che da questo prende le mosse, tanto dal farlo considerare l'evento che dà inizio al Dharma (sans., Dhamma, pāli), ossia la dottrina buddhista. La ricorrenza di questo evento è infatti oggi festeggiato nei paesi di tradizione theravāda con la festa di Magā Puja, il "giorno del Dhamma". Da altri è invece considerato il punto d'inizio della prima comunità buddhista, formata proprio da quei cinque asceti che lo avevano abbandonato anni prima sfiduciati, dopo essere stati a lungo suoi discepoli.
In questo discorso si identifica il Buddhismo come "La Via di Mezzo" (sanscrito Madhyamāpratipad, pāli Majjhimā pāṭipada) in cui si riconosce che la retta condotta risiede nella linea mediana di condotta di vita evitando tanto gli eccessi e gli assolutismi, quanto il lassismo e l'individualismo.
Nell'esposizione di questo insegnamento il Buddha enuncia le Quattro nobili verità, frutto del proprio risveglio spirituale testé raggiunto. Queste "Quattro Nobili Verità" contemplano l'aspetto pratico della condotta di vita e della pratica spirituale buddhista nel cosiddetto Nobile ottuplice sentiero, che costituisce il secondo cardine dottrinale del Buddhismo.
I punti salienti della visione buddhista della realtà percettiva indirizzata dall'insegnamento del Buddha, sono:

1. la dottrina della sofferenza o duḥkha (sans., dukkha, pāli), ossia che tutti gli aggregati (fisici o mentali) sono causa di sofferenza qualora li si voglia trattenere ed essi cessano, oppure ce se ne voglia separare ed essi permangono.
   
2. la dottrina dell'impermanenza o anitya (sans., anicca, pāli), ossia che tutto quanto è composto di aggregati (fisici o mentali) è soggetto alla nascita ed è quindi soggetto a decadenza ed estinzione con la decadenza ed estinzione degli aggregati che lo sostengono;
   
3. la dottrina dell'assenza di un io eterno e immutabile (ossia di un'anima), la cosiddetta dottrina dell'anātman (sans., anattā, pāli) come conseguenza di una riflessione sui due punti precedenti.
   

Tale visione è integrata nella:

• dottrina della coproduzione condizionata (sans. pratītyasamutpāda, pāli paṭicca samuppāda), ossia del meccanismo di causa ed effetto che lega l'uomo alle illusioni e agli attaccamenti che costituiscono la base della sofferenza esistenziale - visione Theravada;
  
• dottrina della vacuità (sans. śunyātā, pāli: suññatā) che insiste sull'inesistenza di una proprietà intrinseca nei composti e nei processi che formano la realtà e sulla stretta interdipendenza degli stessi - visione Mahayana.^{[senza fonte]}
  

Un elemento importante del Buddhismo, nella versione originaria di Siddhārtha Gautama, è la conferma dell'esistenza delle divinità come già proclamate dalla letteratura religiosa vedica. Così nel Majjhima nikāya 100 II-212^[9] dove al brahmano Sangarava che gli chiedeva se esistessero i Deva, il Buddha storico rispose: «I Deva esistono! È questo un fatto che io ho riconosciuto e su cui tutto il mondo è d'accordo». Sempre nei testi che raccolgono i suoi insegnamenti, testi riconosciuti tra i più antichi in assoluto e conservati sia nel Canone pāli che nel Canone cinese e che la storiografia contemporanea inquadra nel termine Āgama-Nikāya, il Buddha storico consiglia a due brahmana che, dopo aver dato da mangiare a uomini santi, si debba dedicare questa azione alle divinità (Deva) locali che restituiranno l'onore concesso loro assicurando il benessere dell'individuo (Digha-nikāya, 2,88-89^[10]). È evidente, a partire da questi due antichi brani, la certezza da parte del Buddha storico che le divinità esistessero e andassero onorate. A differenza, tuttavia, delle altre correnti religiose dell'epoca, il Buddha ritiene che le divinità non possano offrire all'uomo la salvezza dal Saṃsāra, né un significato ultimo della propria esistenza. Va precisato, peraltro, che non esiste, né è mai esistita alcuna scuola buddhista al mondo che affermi, o abbia affermato, l'inesistenza delle divinità. Tuttavia la totale mancanza di centralità delle divinità nelle pratiche religiose e nelle dottrine buddhiste di tutte le epoche ha fatto considerare, da parte di alcuni studiosi contemporanei, il Buddhismo come una religione 'atea'

By wikipedia

però!

Io sono un po' contrario alle varie religioni non credo ciecamente che esista un Dio, un qulacosa di estremamente più potente di qulasiasi altra cosa, il bene a assoluto e bla, bla , bla. Con scarse informazioni in merito. Insomma non lo so con esattezza.

Io non credo molto alle religioni ne a dio o ne a buddha! potrebbero esistere o esssere davvero esistiti!
Son buddista non la ingoro completamente! perchè qui non parla di dio o altro che scende da su da giu! si parla di un uomo un bravissimo uomo filosofo che è quasi un dio!
ma poi puo essere anche che sia tutto falso!
e bbo!

concordo con critico.
Io non so se esista o meno, insomma , non ne ho mai avuto la conferma, insomma.
Tavolo-->esiste
il bar---> esiste
fantasma---> Boh?
Birra alla puzza di candeggina---> potrebbe esistere
Dio---> solo Dio lo sa

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Quindi, potrei anche affermare che un burlone si sia messo a parlare, raccontando 'ste storie di divinità superiore, i quattro bubbioni primitivi che ascoltano il "ciarlatano" dotato di notevoli capacità lingustiche naturalmente credono ciecamente a quello che gli viene propinato.
Loro come dei poveri fessi vanno e spargono la voce in giro.
Qualcuno con un po' più di cervello decide di mettere tutto per iscritto e lasciare senza che pesci pigliare i poveri abitanti del ventunesimo secolo.
Fondare intere città, regni, stati, affrontare dure guerre, uccidere e torturare, costruire Chiese, tutto basato su un entità sfuggente, non reale, poco concreta.
in effetti sono un po' dubbioso al riguardo, ci sarebbe molto da dire, forse anche troppo.

Esatto Barista!
Molte civilta e molti gruppi tribù città e classi del antichità avevano una propria politica! un regolamento , molto spesso la gente non la rispettava ... per Salavaguardare il gruppo la politica doveva far avere paura alla gente e cosi è stato!
le religioni dicono cecamente che devi comportarti bene , vivere rispettando le autorità insomma dice di vivere in maniera buona se no si viene condannati
tutto questo puo essere una gran ghgosità creata dalla gente di alto ceto o politica imperatori e company per non avere una società che non rispetta questo e quanto altro!
la gente che non ha paura dell imperatore di certo acrà paura di dio! e di esere condannato all sciagura eterna!xD

I Belong To Jesus!

io invece credo molto

MI sto leggendo la Bibbia.

beh, io non credo proprio in "Dio" ma in un sistema, qualcosa che fa andare avanti tutto, o che lo ha fatto iniziare, poichè ora tutto va avanti da solo, e questo si capisce con la scienza, a parte i cosiddetti miracoli, a mio parere coincidenze incredibili. Allora:
Gesù: sicuramente gran guaritore, magari ha trovato la cura alla lebbra e si è dato alla testa dicendo di credere in un dio che bla bla bla o magari davverò compì miracoli, comunque credo di più alla prima ipotesi, premettendo che qualunque cosa sia, Gesù doveva essere stato un uomo eccezionale.
Dio: io non credo ad un entità con più nomi, non credo in Dio come cosa ma come sistema, per rendervela facile un pò come in matrix.
Miracoli:io dico che forse i miracoli esistono, o che almeno sono volontà di esseri superiori che controllano la terra in maniera a noi non comprensibile.
religioni: a mio parere le religioni sono nate per un bisogno dell'uomo di credere nell'aldilà.
Aldilà: qui non so proprio cosa pensare, spero vivamente che ci sia una cosa dopo la vita, e spero di non annullarmi nel Nirvana. e magari una vita come questa dato che mi sembra difficile un mondo "buono" dato che buono è assolutamente relativo.
NON SONO SATANISTA! Evitate di pensare certe fesserie.

1) Su Gesù, non l'ho conosciuto, devo essere sincero. Ma stando a quello che dicono le sacre scritture qualcosa l'ha fatta.
2) Dio.
Entità superiore, organizzatore di una società superiore alla nostra.
3) Miracoli, se ci sono non sono io o tu a farli ma qualcosa di più grosso.
4) Alla fine varie etnie hanno varie credenze, più o meno giuste ma non del tutto veritiere.
Insomma che rispecchino veramente l'Altra dimensione.
5) Aldilà.
Bene ci sono molte supposizioni riguardo a l'aldilà.
Il Nirvana? Non è veramente così.
La verità è che bisogna morire per sapere esattamente esattamente come ci si muova, certo, c'è chi ci crede o no.
Io posso dirti una cosa si possono dire tutte le teorie che si vogliono, fare tutti i ragionamenti che vuoi, ma una cosa è certa io in un una cosa ci credo se è vera.
Dio e forme superiori esistono? Per molti sì, per altri no.
Io dico che prima di crederci a pieno, mi informo, mi informo e mi informo.....

Un'alltra supposizione se pur stupida la voglio fare.
Dio crea le cose, le collega in modo da creare un certo nesso logico, dandoci la possibilità di rinnegarlo.

a me fa solamente addormentare quando sono in classe con la maestra di religione mi viene il sonno e sbadiglio

vedo che quella che ragiona più coerentemente di tutti è cocins! io credo in un sistema (contagiata...) ma non sono d'accordo sui miracoli secondo me non esistono punto. Aldilà: non esiste poichè se è vero che esiste noi non esisteremmo per confermarlo. la soluzione al problema è evitarlo e non darci peso secondo me come fa cocins.

kai ha scritto: Aldilà: non esiste poichè se è vero che esiste noi non esisteremmo per confermarlo.

Non riesco ad afferrare appieno il concetto di questo punto.

intendevo dire che se scopriamo l'aldilà, significa che siamo morti e per questo non esistiamo più. se siamo morti non possiamo affermare che l'aldilà esiste. se non esistiamo non possiamo dire che esiste qualcosa. comunque se tutti morissimo allora ci ritroveremmo tutti nell'aldià e per questo si potrebbe confermare che esiste. solo in quel caso.

Il tuo ragionamento, ha ovviamente un senso.
Però ti suggerisco di rifletterci sù, insomma se è vero che come dici tu non esiste, bè credo di farci un anima pulita nella nostra vita normale, per passare facilmente nell' Altra dimensione sotto una più sottile forma astrale.
Non esiste?
Bè, credo che dovremo fare più cose possibili, per essere ricordati come delle buone persone.
Indipendentemente da qualsiasi religione.

giusto. la religione ha importanza per quello che riguarda i morti o i morenti. per i vivi esiste la razionalità, ovvero il fare qualcosa per questo mondo. e non si parla di dimensioni! ma di esistenze parallele dato che se così non fosse saremmo stati spostati e questo è impossibile. (troppo complicato?)

Con Altra dimensione, non si intende una dimensione parallela, bensì un aldilà, un mondo totalmente diverso dal nostro. Nel quale dovremmo giungere dopo la morte.
Almeno così dovrebbe essere.

non ho detto dimensione ma esistenza perchè non saremmo altro che la stessa cosa sotto un'altra forma nella stessa dimensione! con la possibilità di fare altro magari.

Esattamente.

qualcun'altro è d'accordo con me?

Ci tengo a dire che molte volte le religioni nascono da incomprensioni, comodità, credenze, ecc... su quello che è veramente la realtà, su quello che realmente accade, quando si nasce, vive,muore.
Ripeto, c'è chi ci crede e chi no, ma siamo umani, c'è chi si accontenta del "per sentito dire" e chi invece vuole prove concrete. Il fatto sta che in quest'ultimo, la maggior parte non riesce a trovare risposte, concretezze , restare nel dubbio per tutta la vita, e eventualmente scoprire la verità dopo la morte, poiché esso non sarà più in grado di muovere fisicamente il suo corpo fisico, e non avendo nozioni del "nuovo mondo" si ritroverà certamente impacciato.
Poi c'è chi non crede semplicemente per vigliaccheria o poltronite, mi spiego meglio, il non credere fà si che il soggetto sia esente da Chiesa, preghiere, e quant'altro.
Che ci crede per comodità, ovvero credono quando se ne ricordano, o quando ne hanno bisogno.
C'è chi come me invece, vuole avere semplicemente una visione a 360° di tutto ciò che è rappresentato da quest'austero universo, prima di prendere conclusioni troppo affrettate.

concordo con il barista.